La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella.
(Anthelme Brillat-Savarin)
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Cicchetti!
Quando qui a Venezia vogliamo mangiare un boccone veloce, si va in uno dei nostri bacari preferiti a prender un cicchetto con un’ombra o uno Spritz. I cicchetti sono una parte essenziale dell’autentico aperitivo veneziano.
I cicchetti sono frutto dell’estro e della fantasia di ogni bacaro o osteria, ma sono anche frutto della tradizione gastronomica veneziana millenaria, a base di pesce fresco, verdura di stagione e affettati e formaggi dall’entroterra.

Ph by Rocco Paladino
Cicchetto deriva dal latino “ciccus”, che vuol dire piccolo.
E per tradizione il cicchetto va sempre accompagnato da una buona ombra di vino, veneto ovviamente!
Negli ultimi anni sappiamo però che ha preso piede anche lo Spritz, che leggenda vuole sia nato proprio a Venezia, nella sua versione originale, nell’Ottocento, con gli Austriaci che trovavano il vino veneto troppo forte e lo allungavano con l’acqua. In Austriaco “spritzen” vuol dire: diluire.
Poi alla fine del XX secolo, un veneziano l’ha modernizzato aggiungendoci il famoso aperitivo veneziano Select e da lì la versione moderna che ora si trova anche con Aperol o Campari.
Andar a cicchetti è una delle tradizioni più belle della nostra città e quindi non potevano mancare tra i nostri sostenitori alcuni dei ristoratori più conosciuti di Venezia!
Grazie a tutti i ragazzi de El Sbarlefo per il sostegno dimostrato sin dall’inizio!
Ma lasciamo che ve lo raccontino loro!
Chi è El Sbarlefo?
Un ragioniere, un grafico, un laureato in filosofia. Li metti insieme, lasci decantare per un po’ e … voilà!
Ecco “el Sbarlefo”, lo spirito del Sbarlefo. Sì, perché “el Sbarlefo”, sia a Cannaregio che a S. Pantalon, hanno un’anima nata dall’incontro di queste tre persone così diverse ma affini, concordi nel creare luoghi dove l’ospite trova sempre un momento di serenità e spensieratezza.
Tutto è iniziato nel 2009 quando Alessandro e Andrea decidono di aprire a Cannaregio un locale rispettoso della più stretta tradizione veneziana, anche nell’arredamento, con le classiche travi in legno, il bancone di marmo e l’ampia offerta di cicchetti tipici, vini del territorio, con una scelta che via via si è sempre più̀ allargata. Gratificati dalla fedeltà e dall’amicizia dei clienti, dopo pochi anni arruolano nell’impresa Lorenzo e nel 2013 aprono il secondo Sbarlefo a S. Pantalon. E’ questo un locale dall’aspetto sobrio, elegante, internazionale, frequentato da una clientela giovane, cosmopolita, studentesca.
Perchè avete deciso di dare il tuo supporto al nostro progetto Anima Veneziana?
Conosciamo Monica da molti anni e siamo stati tra i primi cui ha parlato di questo sogno di cambiare il modo di visitare Venezia.
E abbiamo immediatamente abbracciato la sua idea di coinvolgere tutta la città in questo progetto Anima Veneziana. Venezia ha bisogno di un cambiamento radicale nel modo in cui accoglie il turista. Chi viene a Venezia deve imparare ad apprezzarne non solo i monumenti, ma il suo cibo, il suo artigianato e le persone che vivono e lavorano qui.
Bisogna educare il visitatore a prender le cose con calma, magari gustandosi un buon cicchetto con un bel bicchiere di vino veneto!
Come sognate la vostra Venezia?
Sogniamo una Venezia lenta, dove il turista si prende il suo tempo. Una Venezia dove il turista dimostra rispetto per le tradizioni e il modo di vivere veneziano. Una Venezia che offre a chi la visita un’esperienza unica e irripetibile, piena di storia, arte e bellezza.
La Venezia che noi veneziani conosciamo!
Grazie ragazzi di El Sbarlefo per le belle parole e per il vostro supporto!
SE VUOI MOSTRARE IL TUO SOSTEGNO COME I RAGAZZI DI EL SBARLEFO, DONA CLICCANDO QUI SOTTO!